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La piccola Fatima, dieci anni, discriminata a scuola perché porta il velo; Meryem, studentessa di economia internazionale all'Università di Padova, che guida le marce contro le discriminazioni razziali; i musulmani di Treviso che pregano inginocchiandosi sui tappeti distesi nei parcheggi dei supermercati, sono alcuni dei personaggi protagonisti del racconto di viaggio di Toni Fontana. Partendo da piccole e grandi storie, l'autore attraversa i profondi mutamenti e i contrasti determinati dall'arrivo nel Nord-Est dell'Italia di centinaia di migliaia di stranieri. In Veneto risiedono e lavorano oltre 350.000 immigrati. Contro di loro la Lega di Umberto Bossi sta costruendo un nuovo e moderno "apartheid", una società piramidale al cui vertice ci sono i "bianchi" ai quali sono riservati tutti i diritti. Gli altri, gli stranieri, sono accettati solo come produttori di ricchezza, ma esclusi dalla vita sociale. Un viaggio attraverso il Nord-Est alla ricerca delle nuove paure, un'indagine sulla cultura dell'odio e del razzismo, sulle speranze dei giovani della seconda generazione di immigrati, che sfilano con la bandiera tricolore e non vogliono più essere cittadini di serie B. Il volume è introdotto dalla Prefazione di Walter Veltroni.